Se lavori in un'agenzia o ti occupi di project management, probabilmente Excel è stato uno dei tuoi primi compagni di viaggio. Fogli zeppi di colonne, celle colorate, formule che solo tu riuscivi a comprendere e file con nomi epici come “budget_definitivo_REV_finale_bis.xlsx”.
Ammettiamolo: ci siamo passati tutti.
Per anni, Excel è stato lo strumento "universale": lo usi per il budget, per allocare il team, per creare un Gantt arrangiato. È flessibile, facile da usare (almeno in apparenza) e spesso incluso nei pacchetti software già in tuo possesso. Ma quando i progetti diventano più complessi e i team crescono, i suoi limiti iniziano a farsi sentire. E diventano un problema serio.
Prima di criticarlo, diamogli credito:
Il punto è che il mondo delle agenzie e dei team digitali è cambiato. Oggi, infatti, gestiamo decine di progetti in parallelo con budget che devono rimanere sotto controllo, clienti che richiedono aggiornamenti in tempo reale e team distribuiti che devono poter collaborare senza intoppi.
Qui Excel inizia a mostrare i suoi limiti.
Usare Excel come strumento principale di project management comporta una serie di conseguenze negative che ogni project manager conosce bene:
In sintesi, si spreca tanta energia in attività di "gestione della gestione" invece di dedicarsi al lavoro che fa davvero crescere l'agenzia.
Per gestire progetti complessi serve uno strumento unico, centralizzato e collaborativo, che permetta di tenere sotto controllo:
È esattamente ciò che offre wethod: un'unica piattaforma pensata per le agenzie che integra project management, business e marginalità. Niente più file infiniti o versioni sbagliate: solo dati chiari, sempre aggiornati e accessibili a tutto il team.
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