
Succede in tanti studi e realtà professionali - consulenza, architettura, ingegneria, agenzie creative - che termini come budget, forecast e consuntivo vengano usati come sinonimi.
“Abbiamo sforato il budget” - ma in realtà era il forecast.
“Il consuntivo è positivo” - ma stavano guardando il budget.
Non si tratta solo di un dettaglio semantico: questa confusione può cambiare radicalmente la percezione di come sta andando un progetto e, di conseguenza, le decisioni che prendi.
La verità è semplice: budget, forecast e consuntivo non sono la stessa cosa.
Il budget è la linea di partenza di ogni progetto, che si tratti di lanciare una campagna, redigere un piano strategico per un cliente o progettare un edificio.
Definisce quante giornate di lavoro serviranno, quali costi esterni andrai a sostenere e qual è margine atteso.
È la fotografia delle tue intenzioni e funge da bussola per il team e spesso anche per il cliente.
Ma è un documento statico: una volta definito, non cambia (o almeno non dovrebbe).
Il forecast è tutt’altra cosa. È la proiezione aggiornata che ti dice: “se continui così, finirai lì…”.
Esempio pratico:
Il forecast non è un “nuovo budget”. È un early warning system che serve a intercettare gli scostamenti in corso d’opera per decidere se riallocare le risorse, rinegoziare con il cliente o correggere il metodo di lavoro.
Il consuntivo, invece, è la fotografia finale di ciò che è realmente successo.
In un progetto di consulenza significa vedere quante ore hai effettivamente dedicato all’analisi.
In architettura e ingegneria, significa scoprire se i rilievi, i rendering o la direzione lavori hanno richiesto più tempo del previsto.
Nelle agenzie, quante iterazioni creative sono state necessarie.
Il consuntivo non può cambiare il passato. È il tuo strumento per imparare: senza un'analisi accurata, il budget successivo rischia di essere un déjà-vu degli stessi errori.
Immagina di stimare un progetto di 100 giornate a 20.000 €, con un margine previsto del 40%.
Dopo un mese, il team ha già bruciato 80 giornate, ma il progetto è ancora nelle prime fasi di lavorazione.
Il forecast dovrebbe avvisarti: "Attenzione, le giornate stimate potrebbero non bastarti, il margine è in caduta".
Se però confondi il forecast con il budget, penserai: "Mancano 20 giornate, siamo a posto".
E solo con il consuntivo scoprirai di aver perso gran parte della marginalità, senza aver avuto la possibilità di reagire.
Budget, forecast e consuntivo non sono tre mondi separati. Sono un loop virtuoso di apprendimento:
Quando questo ciclo non gira, non impari. Finisci per ripetere gli stessi errori, progetto dopo progetto.
Molti studi professionali e agenzie hanno paura di aggiornare il forecast perché sembra “ammettere di aver sbagliato il budget”.
In realtà, è il contrario: aggiornare significa maturità organizzativa. Significa riconoscere che i progetti sono vivi e cambiano, e che i piani devono adattarsi di conseguenza.
Non è barare. È governare.
Tenere allineati budget, forecast e consuntivo con fogli Excel è quasi impossibile: file sparsi, versioni diverse e dati che non combaciano.
Con wethod, invece:
Che tu gestisca una campagna creativa, una consulenza strategica o un progetto architettonico, i numeri restano allineati e leggibili.
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